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CANTINE DI DESIGN

Come trasformare una cantina in una galleria d’arte per i vini

03-07-2023

2021 © Christie's International Real Estate
Testo di Julia Zaltzman
Tutti i diritti riservati

 

I collezionisti di vino più esperti stanno trasformando le loro cantine con design accattivanti, con soluzioni al limite dell’installazione artistica che stanno trasformando le cantine di tutto il mondo.

Quello che un tempo era peculiarità dei grandi castelli del Francia meridionale si è fatto strada nel mondo dell’interior design: gli appassionati di vino di tutto il mondo hanno creato zone di stoccaggio simili a vere e proprie gallerie d’arte che non solo ospitano le loro collezioni, ma le mettono anche in mostra come i grandi capolavori.

“L’arte della conservazione del vino è nata in Francia negli anni Settanta, sviluppata da un francese di nome Georges Harnois”, spiega Mark Dickens, direttore creativo di Spiral Cellars. “All’epoca si trattava di uno spazio più che altro funzionale, ma è stato spinto dai proprietari di residenze private che desideravano la comodità di avere un deposito dedicato al vino”.

 

L’idea di Harnois è stata quella di scavare un’apertura di due metri di larghezza nel pavimento del suo garage, rivestendolo prima di legno e poi perfezionando l’idea con moduli in cemento. “La cantina a spirale come la conosciamo oggi si è evoluta nel tempo”, spiega Dickens, manager di un’azienda che costruisce cantine a spirale nel Regno Unito dal 1981. “In origine era dotata di una porta solida per nascondere lo spazio, ma dal 2005 in poi abbiamo iniziato a costruire cantine con una porta in vetro e l’attenzione si è spostata sulla presentazione del vino in un ambiente espositivo ben illuminato”.

FORMA & FUNZIONE

Il fascino di una cantina a spirale ricoperta di vetro in una cucina di Mayfair o di Manhattan non è da sottovalutare, eppure la tecnologia alla base del concetto è piuttosto semplice. “Una cantina a spirale è ventilata in modo naturale e si basa su un sistema di raffreddamento a terra, per cui ci sono pochissime operazioni meccaniche ed è ecologica”, spiega Dickens, la cui cantina più grande scende di tre metri nel terreno e contiene 1.900 bottiglie di vino. “Finché si scava nel terreno, ci sono le condizioni giuste per conservare il vino”.

Tuttavia, non tutte le cantine si trovano sulla terraferma. Nel vertiginoso mondo dei superyacht, il confine tra stoccaggio funzionale e design scultoreo è estremamente labile. Esempi di soluzioni innovative sono le “pareti del vino” (da pavimento a soffitto) alte 3 metri, come quelle presenti sullo yacht TIS di 111 metri, e le unità espositive integrate che sporgono e si protendono verso l’alto.

 

Quando all’armatore dello yacht Endless Summer, lungo 40 metri, è stato chiesto di scegliere tra una cantina o un deposito, ha dato il benservito alla biancheria. “L’intenzione è sempre stata quella di rendere la cantina un punto focale, data la sua posizione in cima alla scala che porta al ponte di comando. È sicuramente in bella mostra”, afferma il capitano Anthony Hodgson.

La cantina in teak, realizzata su misura, contiene 432 bottiglie standard e 60 magnum ed è dotata di varie protezioni aggiuntive per la navigazione. Un’unità di aria condizionata funge da backup in caso di interruzione del sistema HVAC (Heating, ventilation and air conditioning). I ripiani rivestiti in neoprene sono inclinati di 7° per mantenere i tappi in costante contatto con il liquido e le bottiglie “imbracate” per la navigazione. Faretti invisibili illuminano le etichette che il proprietario ha collezionato da vigneti di tutto il mondo, tra cui un Pinot Nero del 1996 proveniente dalla Borgogna.

MECCANICA ED ESTETICA

Quando le cantine sono fuori terra, i progetti in vetro trasparente possono creare problemi per quanto riguarda l’esposizione ai raggi U.V. e l’occultamento dei meccanismi interni, dato che isolamento, deumidificazione e misure di controllo del clima sono fattori fondamentali. Le cantine progettate su misura dall’azienda canadese CellArt monitorano tredici parametri diversi, dal rumore alle vibrazioni, dall’umidità alla luce.

 

“La temperatura ideale per la conservazione di tutti i vini, siano essi rossi, bianchi o spumanti, è compresa tra i 12°C e i 15°C. Più alta è la temperatura di conservazione di un vino, più rapida sarà la sua evoluzione”, afferma Jonathan Primeau, fondatore di CellArt. “Ciò che veramente fa la differenza è la temperatura a cui il vino viene servito”.

Detto questo, non è solo una questione di meccanica. Per la maggior parte dei clienti, l’aspetto estetico è la preoccupazione principale, a prescindere dai costi. “Quando abbiamo iniziato, nel 2013, si trattava di circa $ 2 per un alloggiamento da bottiglia”, dice Primeau, “ora la gente è disposta a pagare fino a $ 2.500 per alloggiamento”.

GALLERIE GALANTI

Naturalmente, non tutte le cantine sono riservate agli enofili. “Talvolta le persone le usano per la loro collezione di scarpe, e abbiamo un cliente che usa la sua cantina per conservare la sua collezione di libri antichi”, dice Dickens. “Vista la natura modulare delle nostre cantine a spirale sono modulari, il tutto si costruisce un po’ come un set Lego, così per i clienti che collezionano whisky, che richiedono che le bottiglie stiano in piedi anziché sdraiate, possiamo capovolgere una sezione della cantina per guadagnare più altezza".

Nel frattempo, altre visioni sulla conservazione del vino eliminano del tutto l’elemento funzionale. Accanto alle cantine di fascia alta che trovano il loro posto negli attici, nei superyacht e nei jet privati, CellArt crea sculture geometriche sviluppate in collaborazione con gli artisti Frédéric Cordier e Mathieu Beauséjour.

 

La visione artistica di Cordier per la sua scultura Fade Out è un’interpretazione decostruttiva di una cantina tradizionale che vede “disturbata” la consueta sequenza di stoccaggio. In alternativa, Flux di Beauséjour si riferisce al concetto di un’onda sospesa nel tempo.

“Ho voluto investire sul concetto di movimenti circolari e linee ripetitive”, afferma Beauséjour. “Le diagonali e i raggi sono gli elementi strutturali della cantina che offrono molteplici possibilità di presentare e mettere in mostra le collezioni di vini”.

Per Primeau, si tratta di fare una dichiarazione: “Il mio approccio alla conservazione delle opere d’arte è quello di capovolgerlo. Invece di accettare ordini personalizzati, commissioniamo ad artisti la produzione di opere d’arte uniche alle quali bisognerà poi trovare la giusta collocazione, proprio come una grande scultura. Si tratta di trovare uno spazio per esporre l’opera d’arte, piuttosto che inserire il contenitore in un ambiente già esistente. Non c’è letteralmente limite alla creatività e ai desideri degli appassionati di vino”.

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